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PASSA DA NOI PER UN GELATO UNA GRANITA UNO YOGURT UN SUCCO UN FRULLATO UNO SMOTHIES
La Cantina del Gelato
IL GELATO ARTIGIANALE A FIRENZE
Sono nato a Firenze nel 1968, di origine Siciliana, mio nonno in Sicilia da giovane nel suo piccolo paese aiutava un gelaterie alla produzione di gelato, da li nacque la sua
passione del gelato. Rilevata l’attività si dedicò a questa passione, anche mio padre si rendeva utile in gelateria, ma decise di trasferirsi a Firenze insieme a mia madre.
Ogni anno d’estate quando i miei genitori si recavano nell’isola, non vedevo l’ora di
mangiarmi un bel gelato dal nonno e la meravigliosa granita al limone a colazione.
A Firenze ho frequentato la scuola alberghiera apprendendo nozioni sulla ristorazione bar e pasticceria. Proposi a mio padre di aprire una bar gelateria e così fu, frugando nei cassetti di mio nonno venuto a mancare ritrovai le sue ricette e da queste rivisitandole, ma mantenendo la tradizione del gelato italiano, adeguandoci alle nuove tendenze e
intolleranze alimentari e al mio gusto personale (non piace dolce e ricco di panna) ho creato il mio gelato.
Il mio gelato è prodotto con latte e panna fresca, senza grassi idrogenati, additivi chimici e aromi artificiali, ma prodotti naturali e nutrienti. I gusti sono tutti senza glutine, con opzioni vegane.
Per la conservazione e la vendita al pubblico ho optato come si faceva una volta, il contenitore tondo la famosa carapina di acciaio tonda dentro il cosi detto Pozzetto.
Ogni gusto, racchiuso con il proprio tappo ermetico, fa si che il gelato si mantenga nel miglior modo possibile, senza l’esposizione alla luce e all’aria che sono due fattori che non fanno bene. Il gelato non si vede, ma con questo metodo si preservano le proprietà organolettiche e igienicamente parlato è il metodo migliore sopra ogni punto di vista.
Perché Cantina del Gelato
Il nome cantina del gelato nasce proprio dal locale dove ubicata. Infatti accanto alla porta d’ingresso si trova una delle tante buchette, “ le buchette del vino” che si trovano a Firenze, una storia lunga quasi 400 anni, dove venivano usate per la vendita del vino sfuso, ecco perché cantina del gelato.
Incastonata tra alcuni dei luoghi più belli e sorprendenti di Firenze, Cantina del Gelato, una gelateria artigianale offre ai propri clienti un’esperienza unica e indimenticabile.
Da questa posizione suggestiva, infatti, si può gustare, seduti sul muretto del fiume, ammirando il ponte vecchio corridoio Vasariano e uffizzi un gelato artigianale ottenuto con ingredienti di qualità freschi e naturali.
Cantina del Gelato propone gusti classici con latte e alla frutta senza lattosio, tutti esclusivamente senza glutine: Cioccolato fondente, Caramello salato, Pistacchio naturale, Croccantino al Rum, Riso Venere nero, Crema fiorentina e tanti altri. Cantina del Gelato è il luogo ideale per una pausa golosa e rinfrescante, in una cornice suggestiva e indimenticabile.
LA BACCA DI AÇAI
La bacca di açai é il frutto di una palma arborea la euterpe oleracea, cresce in brasile nella foresta amazzonica settentrionale, di colore viola scuro simile ad grande mirtillo, ma al suo interno un solo grande seme ricoperto da uno strato sottile di bucci. Da questa buccia, dopo essere stato rimosso il seme si ottiene la Polpa di açai.
Proprio in questo sottile strato di buccia si trova un alta concentrazione di antiossidanti che proteggono le nostre cellule da radicali liberi e cosi dai danni dovuti ad ossidazione. Sono ricche di grassi poli non-saturi che proteggono il sistema cardio-vascolare, un effetto positivo per la salute della pelle, inoltre contiene fibre utili al nostro intestino, vitamina d, proteine vegetali, ferro e calcio essenziale per lo sviluppo e per la salute delle ossa e dei denti.
Rendono questa bacca un alimento altamente nutritivo e benefica per la salute . L’açai è considerato il cibo perfetto della natura. Un super food
Passate 24 ore dal momento della raccolta perde la maggior parte del contenuto del valore nutritivo e diventa acida. Per evitare questa perdita e il suo subito deterioramento.
LA BACCA una volta raccolta VIENE SUBITO trattata: per circa un ora lavata con acqua che serve anche per ammorbidire la buccia, dopo di che inizia il processo di spolpamento, per eliminare il grande seme al suo interno, il frutto entra in una macchina che ruota velocemente, creando attrito tra i frutti e staccando il guscio del seme. In questo stesso momento è necessario aggiungere acqua, poiché solo allora si formerà la “polpa di açaí”.
(Pertanto, il Ministero dell’Agricoltura ha definito 3 tipi di Açaí in base alla quantità di acqua aggiunta e sono: acai popolare, medio e speciale il migliore perché contiene una maggiore percentuale di residuo secco) la polpa ottenuta viene trattata CON SURGELAMENTO RAPIDO O ESSICCATA CON METODI INNOVATIVI CHE PERMETTANO DI CONSERVARE LE SUE PROPRIETA BENEFICHE il grossi semi rimanenti sono una fonte ricca di grassi e possono essere macinati e usati come fertilizzanti o alla alimentazione del bestiame, posso essere spremuti e ottenere un olio ricco di composti fenolici come l’acido vanillico, l’acido siringico, l’acido p-idrossibenzoico, l’acido protocatecuico e l’acido ferulico; abbondano anche le catechine e numerosi oligomeri delle procianidine (vedi sotto).
L’olio di Acai è di colore verde, ha un aroma dolce e un alto contenuto di acidi grassi oleico e palmitico. Può essere utilizzato per la cottura, come condimento sull’insalata, nei cosmetici o detergenti come lo shampoo, i saponi e le creme idratanti della pelle. La somministrazione per via orale di olio di Acai è stata testata come agente di contrasto per la risonanza magnetica del sistema gastrointestinale. Inoltre le antocianine in esso contenute, caratterizzate da un’ottima stabilità, sono utilizzate anche come colorante alimentare naturale.
Nel 2005!
Il mio primo viaggio in Brasile, non avevo mai assaggiato e sentito parlare di questo frutto, anche in Brasile non esistevano a quei tempi molti locali dove facevano questo açaí, veniva chiamato Açaí na Tigela, tigela sta per ciotola. Veniva fatta questa bacca, frullata con banana e sciroppo di guarnà.
Nel 1996 avevo un Bar pasticceria gelateria produzione propria ho subito pensato di poter proporre questa Tigela. Mi piace differenziarmi dall’altri cercando di fare cose uniche e particolari, la cosa non è stata facile infatti non ci sono riuscito ho fatto delle ricerche sul prodotto e delle sue qualità eccellenti a livello nutrizionale, non era ancora molto conosciuto in Europa e tanto meno in Italia, il prodotto doveva essere importato dal brasile surgelato, quindi ancora più difficile.
Nel 2010 pero dopo aver ceduto l’attività di Prato, decisi di aprire l’attuale gelateria artigianale nel centro di Firenze cantina del gelato ed inserire questo prodotto, anche perché nel frattempo l’açaí veniva conosciuto un po’ di più, e grazie anche a internet sono riuscito a trovare una Impresa italiana che importava Acai. il gioco è fatto dal 2010 faccio Açaí na tigela, ora chiamato più comunemente Açaí Bowl, sono stato molto felice sia per un prodotto innovativo da proporre alla clientela e anche perché sono stato il primo a Firenze a credere in questo prodotto e dedicare molto tempo a promuoverlo per farlo conoscere, ancora poco conosciuto a Firenze e anche nel resto dell’Italia, chi era stato in Brasile x vacanze lo conoscevano oppure anche tanti Brasiliani che stavano a Firenze ma non potevano mangiarlo perché introvabile per i brasiliani l’açaí e come la pasta per noi Italiani, il 90% dei Brasiliani lo consuma in tutti questi anni sono stato sempre alla ricerca e a sperimentare per migliorare il mio prodotto acquisendo notevole esperienza e conoscenza del prodotto.
Ora sono io che importo Acai direttamente da una grande e importante azienda Brasiliana situata nella Foresta amazzonica che coltiva un Açaí di alta qualità con certificazione biologica prodotto con moderni e innovativi di lavorazione e conservazione, per mantenere il suo valore nutritivo
Il suo nome è legato ad un’antica leggenda di una tribù Indio, in un periodo caratterizzato da una sovrapopolazione, il loro capo decise che tutti i neonati dovessero essere uccisi, e non venne meno a questa regola anche quando si tratto di suo nipote figlio di Iaca. Iaca si chiuse nella capanna a piangere e pregare, ma sentì il suo piccolo piangere e quando uscì non trovò il bambino ma una palma con degli strani frutti a forma di bacche, il giorno dopo gli Indios trovarono Iaca senza vita, aggrappata a una foglia della pianta e indicando questi strani frutti. Presto gli Indios ne scoprirono le preziose proprietà e il capo tribù diede loro il nome della figlia ma letto al contrario, ovvero Acai, e questa terribile legge fu abrogata.
Origini e diffusione dell’açai bowl
Non è ben chiaro come nasca la ricetta così come la conosciamo, quel che è certo è che la polpa di açai congelata è da sempre strettamente legata al territorio brasiliano. Secondo la leggenda, a renderla popolare nella versione bowl con cereali e frutta è stato negli anni ‘80 Carlos Gracie, famoso per aver fondato insieme ai suoi fratelli l’arte marziale del Jiu Jitsu brasiliano, ma anche per aver introdotto un suo stile di vita e un regime alimentare ben preciso, la Gracie Diet, pensata per migliorare le performance dei suoi atleti. Fra i piatti indicati per una sana alimentazione, anche la ciotola con il sorbetto di bacche, considerata adatta per gli sportivi che avevano bisogno di fare il pieno di energia senza appesantirsi. Da allora, l’açai bowl iniziò a fare capolino fra i menu degli atleti di Rio, dove veniva proposto come piccola concessione dolce alla fine dei pasti.
Il successo internazionale della ricetta
Nonostante la sua storia sia indissolubilmente legata al Brasile, l’açai bowl è riuscita a valicare i confini nazionali e raggiungere una popolarità maggiore grazie agli hawaiani. Furono loro che, scoperta la ricetta, decisero di adottarla ed eleggerla a dolce nazionale: è infatti molto facile incappare in questo piatto durante un viaggio alle Hawaii, da tempo meta turistica d’elezione per gli amanti del mare e gettonatissima dagli americani. I turisti in visita dagli States si innamorarono di questi sapori e così l’açai bowl arrivò anche in America, raccogliendo fin da subito l’entusiasmo dei consumatori. Negli ultimi cinque anni la ciotola brasiliana è divenuta un vero trend anche in Italia, complici le sue proprietà nutraceutiche, l’apporto calorico scarso e anche l’estetica dai colori brillanti, perfetta da immortalare e condividere sui social network.
Vieni a gustare le nostre specialità con Açaí
Polpe di frutti tropicali
La frutta in polpa tropicale surgelata che uso per fare gli smoothies è coltivata in brasile, la frutta viene raccolta a giusta maturazione lavorata e surgelata con abbattitori di temperatura tra rapidi, in confezioni da 100grammi e messa in commercio, si tratta quindi di frutta al 100% senza zuccheri aggiunti senza coloranti e ne conservanti.
Papaya
Papaya
DETTAGLIPitaya
Pitaya
DETTAGLIAçai
Açai
DETTAGLIAnanas
Ananas
DETTAGLIMango
Mango
DETTAGLILime
Lime
DETTAGLIGoiaba
Goiaba
DETTAGLIMaracujà
Maracujà
DETTAGLICajù
Cajù
DETTAGLIAcerola
Acerola
DETTAGLILe polpe si possono combinare tra di loro con aggiunta di acqua. Dipende dal gusto personale se
piace più dolce o aspro si ottiene cosi un smoothie denso fresco e dissetante e ricco di
sostanze nutritive a seconda del tipo di frutta scelto.
Non viene aggiunto ghiaccio la polpa e già fredda. In uno smoothies ci sono 200 gr di
frutta.
Le combinazioni migliori:
- Mango e Maracujà
- Goiaba e ananas
- Acai, Banana e sciroppo di guarana
- Acerola e pittaya rossa
- Papaya e caju
- Ananas e menta fresca
- Papaya e maracuja
- Acai e ananas